lunedì 29 novembre 2010
venerdì 26 novembre 2010
giovedì 25 novembre 2010
Janare
martedì 9 novembre 2010
Schecci africani
Un po' di sketch disegnati durante i mesi africani, settembre e ottobre. Se l'omino scansionatore non avesse sbagliato a scansionare le pagine che gli avevo chiesto di scansionare avrei postato qualche altra cosa, ma va beh, conto di avere uno scanner entro la settimana prossima (miracolo-miracolo).
Quest'ultima è un'altra versione dell'illustrazione di Suzanne, qualche post fa, poi scartata. L'ho fatta molto prima di partire per l'Africa in realtà, ma come dicevo, l'omino ha fatto un po' a cazzo di cane.
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mercoledì 3 novembre 2010
Matrimoni per amore matrimoni per forza, ne ho visti d'ogni tipo, di gente d'ogni sorta.
Mi sono sposata da due giorni e non mi sono spuntati ancora i bigodini in testa e le ciabatte di pile al piede. E’ ancora presto o sarà che un matrimonio atipico porta atipiche degenerazioni? Come il senso di appropriazione di un diritto amputato, valido solo a metà, che nega validità all’unione di due persone che condividono una vita intera e che muoiono da estranei. Non come le famiglie tradizionali.
Quelle che si riuniscono a colazione intorno al tavolo della cucina, mamma, papà, tre figli, un cane e un gatto. Una casa al mare e una in montagna, due stipendi fissi e un pargolo all’asilo privato, chè lì gli fanno studiare già inglese, un altro al liceo classico, fidanzato con una figlia di famiglia altrettanto buona, padre impiegato e madre insegnante, e un altro neolaureato in giurisprudenza, notaio a breve dopo il concorso pubblico per il quale sta studiando.
Una di quelle bugie a cui ci hanno abituato a credere per legittimare la folle dichiarazione per cui un vecchio pazzo malato di priapismo sia meglio di un omosessuale.
Un capo di stato, che azzarda a dire una cosa simile in pubblico, aspettando perfino un applauso, che pure puntuale arriva, mi fa desiderare di prendermeli da sola, i diritti. Con un gesto simbolico, sugellato da meravigliosi pazzi blasfemi, magari.
Averlo fatto a Lucca, in un contesto in cui, a dispetto della leggerezza di cui per loro stessa natura sono fatti i fumetti, sono tutti presi dal guardarsi intorno per vedere chi li nota, pure è stato simbolico.
Un gesto leggero dal significato pesante.
Grazie ai complici, ai testimoni, ai celebranti, ai dissidenti e ai sabotatori, che comunque mi fanno sempre stare tranquilla, ai carpitori di bouquet, a quelli che hanno applaudito le spose e alla mia bellissima moglie dagli occhi grigi e verdi.
A tutti quelli che insieme a noi, ci hanno creduto.
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